L’AMOROSE MANI

L’AMOROSE MANI

amo

L’AMOROSE MANI

Tese ver l’alto, scarnite e paurose,
braman rincorrer la vita silenti.
Ed ecco su d’esse, in spemi briose,
movere gocce vermiglie e ridenti.

Si portan via le ambasce penose,
onde s’accendon vigori smarrenti.
Tornano mani persino operose,
frutto gentil di sorelle nascenti.

Riluceranno i tempi festosi
ma s’ancor scuro si mostra il disegno,
di già s’avverte svanire il tremore.

E son così belli quei gesti amorosi
tanto preziosi nel porger sostegno
ch’empiono il cuore e dan voce al Cantore.

 

Il Cantore

Nel Suo nome

Quelle mani, così amorose e pure,
sono mute e senza nome,
ma si offrono generose a chi le invoca
e con voce decisa, che pur non si ode,
soffian le parole di Chi le manda
il cui Nome, seppur velato,
in fondo, in fondo,
a chi ben mira
appare.

Pino Caimi

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